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Partiamo dal nome di Cantine Coli. E’ evidente che si tratta di un nome di famiglia e come tale non ha richiesto nessun tipo di invenzione. C’era, c’è e ci sarà. Il discorso cambia se ci fosse in giro un altro produttore di vini o cantina che si chiama Cantine Coli. In questo caso sia i Coli che l’altro con cui -in linea di ipotesi – condividerebbero lo stesso cognome potrebbero in linea teorica chiamarsi nello stesso modo.
Per la legge infatti non è possibile impedire ad una persona di avere il nostro stesso cognome, la cosa è differente per quanto riguarda il modo in cui si scrive, si disegna e si colora. Cioè quando il ‘suono’ delle lettere che formano il cognome di Cantine Coli diventano un segno, cioè un logotipo. Ma non è di logotipi che si parla oggi in riunione da Cantine Coli, oggi si parla di nomi, di tutti gli altri nomi di vini che possono essere affiancati al nome di famiglia.
Come si procede? Anche se è un lavoro che per molti aspetti riguarda la professione del creativo e del copywriter in particolare, per la ricerca di un nome nuovo per un vino o per un qualsiasi altro prodotto, di fatto, non è necessaria una specializzazione per poterlo fare. Qui a Cantine Coli è successo spesso che il nome di un vino sia stato il frutto e l’intuizione di uno di famiglia che ha avuto l’idea giusta.
Per dare un’idea su come però viene svolto ‘normalmente’ questo lavoro di ricerca del nome a Cantine Coli si parte sempre dall’idea di provare a scandagliare il nome in più aree di ricerca. Si fissa in riunione quali sono i parametri su cui si dovrebbe puntare, tipo: nome italiano, di facile pronuncia, che evochi la toscanità, che sia espressione di autenticità, oppure che esprima la vocazione al rispetto dell’ambiente… etc … etc
Fissati questi punti in riunione, in genere a Cantine Coli partecipano più persone oltre al management, si dà l’incarico a qualcuno, a volte è una figura interna specializzata o altre  volte capita di rivolgersi a fornitori esterni, creativi free lance o agenzie. Si fornisce questo breve documento, dove si sintetizzano i valori del vino su cui si deve trovare il nome. Si forniscono esempi di nomi efficaci della concorrenza e non, e poi si indicano ‘ paletti’ o valori che devono o dovrebbero sostenere il nome da ricercare. In poche parole un ‘brief’.
Per esperienza il lavoro di ricerca di nomi, anche se a Cantine Coli sanno bene che esistono agenzie internazionali o nazionali che lavorano specificatamente te su questo tipo di indirizzo, e che hanno tempi molto standardizzati dalla riunione di ‘briefing’ fino alla consegna del nome indicato, in genere si ha una grande variabilità di tempistica. Si può andare da una ricerca di pochi giorni a casi in cui ci sono voluti anche dei mesi.
In genere, sia all’interno che con fornitori esterni, il primo passaggio è di qualche decina di giorni e prevede la presentazione di un documento che si sviluppa su più aree concettuali: sono spesso accompagnate – queste aree – da una breve presentazione su come si è svolta la ricerca e sul perché è stata individuata quella precisa area. Motivazioni a volte concrete altre volte delle vere e proprie arrampicate sugli specchi …
Se va bene, a Cantine Coli, si orientano dalla prima fase, in una area concettuale e semantica che sembra vicina alla natura e all’anima del vino da denominare. E’ già un successo se si riesce a chiudere la partita con queste indicazioni, perché si capisce che il lavoro è già ben indirizzato e condiviso, Purtroppo capita ed è successo anche a Cantine Coli che invece già in queste prime fasi non ci sia condivisione e allora son … dolori. In genere si dice che se non ci intende alla prima … è meglio cambiare cavallo.
Comunque, si va avanti per vedere cosa succede al secondo incontro… Per avere un’idea di come si sono svolte anche in passato certe ricerche di denominazione commissionate da Cantine Coli ad agenzie, in questo caso una famosa agenzia fiorentina, è stato recuperato un documento di qualche tempo fa. Si trattava di una ricerca di denominazione per vino bianco toscano.
In quel caso specifico l’agenzia si presentò in prima battuta con un documento in carta composto da una 7 fogli più una copertina.
In copertina il titolo RICERCA DENOMINAZIONE PER VINO BIANCO TOSCANO, CANTINE COLI
… a seguire, per ogni pagina, una diversa area al cui interno alcuni nomi proposti:

  1. AREA DEL PRESTIGIO
    FIRMA, PRESTIGE, VITA NUOVA, STACCO
  2. AREA DELLE NUOVE STAGIONI
    GERMINALE, PRATILE, FLORILE, VENDEMMIAIO
  3. AREA DELLA CONNOTAZIONE
    SIGILLO VERDE, DEL PONTE, ARIENTO, CARTIGLIO BLU
  4. AREA DEI TOPONIMI
    BONCINELLO, FARNETO, PRUNETO, BISCANTO
  5. AREA DELLA CAMPAGNA ‘ARIA APERTA’
    A-ESTUS, AURA, GLADIOLO, LILIETO
  6. AREA DELLE ANTICHE OSTERIE
    CHIASSOLINO, PICCIOLO
  7. AREA AGRESTE TOSCANA
    MAGGIANTE, BRUSCELLO, CASTEL DEL GRIFO

Da quella fase fu scelta un’area, senza che però nessun nome convincesse in modo particolare. E’ stato poi compito dell’agenzia di fare un approfondimento, che in quel caso riguardò i nomi relativi ai toponimi per poi in un terzo ed ultimo incontro fu individuato il nome adatto al vino delle Cantine Coli.
Per saperne di più sulla genesi di nomi di brand famosi guarda questo articolo sul Sole24ore